COVID-19

A cura di Bernardeth Caero Bustillos, Geraldo de Mori, Daniel Franklin Pilario, Carlos Mendoza Álvarez

A due anni dalla pandemia di COVID19, l’umanità continua a sperimentare una crescente incertezza sul futuro che la attende, con domande pressanti sull’orizzonte di vita che ci si può aspettare in una crisi sanitaria globale come quella che stiamo affrontando.
La pandemia ha rivelato la vulnerabilità della vita umana e l’intima correlazione della salute con l’ambiente biologico e sociale che rende possibile la vita umana. Vita minacciata da un virus microscopico, ma anche da politiche sanitarie nelle mani di governi e case farmaceutiche che non sempre contano sulla partecipazione della gente alla cura della vita come responsabilità condivisa.
Concilium desidera promuovere in questa conversazione online un dibattito aperto e informato, basato su diverse esperienze locali a carico delle comunità nei loro contesti culturali. Insieme alla scienza moderna, anche la saggezza dei popoli è una fonte di conoscenza per affrontare la pandemia nelle sue molteplici dimensioni. Questo viene analizzato da Sofía Chipana nel contesto andino e amazzonico, e da André Kabasele nel contesto congolese.
L’analisi scientifica della pandemia è un elemento essenziale per comprendere le origini del virus, il ruolo dei vaccini e l’impatto sociale delle politiche pubbliche con il necessario riferimento etico che deve essere mantenuto come criterio di vita e di azione. In questo senso, l’intervista al dottor Víctor Manuel Toledo, ricercatore dell’Università Nazionale Autonoma del Messico, sottolinea l’importanza dell’ecologia politica per comprendere la portata della pandemia associata a una crisi più profonda prodotta da una nuova era geologica chiamata Antropocene, che oggi le scienze sociali chiamano più precisamente Capitalocene. D’altra parte, i contributi scientifici, come sottolinea accuratamente il Prof. Austriaco del Providence College, non possono essere separati da un quadro etico che privilegia la protezione del bene comune rispetto agli interessi privati, in particolare nella produzione e distribuzione di vaccini, soprattutto alla maggioranza della popolazione che vive in paesi impoveriti, come ha rivelato la crisi attuale.
Questa seconda conversazione online, che coinvolge esperti di varie discipline provenienti da diversi contesti culturali, è aperta a ricevere nuovi contributi che ci permetteranno di comprendere meglio la sfida sociale, etica e teologica che COVID19 rappresenta.
Oltre l’incertezza, è necessario riconoscere l’orizzonte di vita e di speranza che l’umanità è chiamata a promuovere con urgenza e creatività in questi tempi.

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